Alberi e pali della luce caduti, cancelli divelti, insegne al vento, tetti crollati. Le strade di Cuba sono allagate e deserte. Il centro storico dell’Havana è chiuso, così come il lungomare della città. Irma entra a Cuba, perde forza, passa prima a categoria 4, poi 3 e si sposta verso l’est dell’isola. Il tragitto è quello studiato dai meteorologi. I venti soffieranno a 215 chilometri orari lungo la costa settentrionale. Come previsto, l’uragano punta verso le Florida Keys e riacquista intensità per il calore delle acque. Un milione di abitanti ha dovuto lasciare le proprie case e decine di persone sono rimaste ferite. I danni sono ingenti, in particolare nel centro dell’isola. E Irma non è sola. All’orizzonte ci sono Josè, che raggiunge Saint Martin e Saint-Barthélemy e Katia, che ha già colpito lo stato di Veracruz in Messico, uccidendo due persone per poi essere declassata a tempesta tropicale.