L'Organizzazione Mondiale della Sanità delle Nazioni Unite ha affermato che almeno 77 operatori sanitari libanesi sono stati uccisi in servizio dall'ottobre 2023. Di questi, quasi un terzo è stato ucciso entro 24 ore dal 2 al 3 di ottobre. La crisi umanitaria in Libano continua ad intensificarsi di pari grado all'aumento delle attività militari israeliane nel Paese. Il capo dell'esercito Halevi, ha fermato che Israele continuerà a mettere pressioni su Hezbollah per creare dei danni militari a lungo periodo. Nuovi bombardamenti nel Sud di Beirut, traducono le parole ai fatti, mentre l'esercito israeliano cerca di entrare nel Sud del Paese tramite la città di ... dove però i combattimenti sono stati intensi per tutta la giornata, evacuato un soldato israeliano gravemente ferito. Mentre l'esercito afferma di aver ucciso centinaia di combattenti di Hezbollah. I razzi libanesi superano il sistema antimissilistico Iron Dome e colpiscono una cittadina al Nord della Galilea, senza causare vittime. Questo clima accompagna l'attesa di un possibile attacco imminente di Israele contro l'Iran, stando ad informazioni anonime da fonti vicine all'esercito israeliano. Il ministro degli Esteri iraniano, dopo aver visitato Beirut, atterra a Damasco e rilancia gli appelli per un cessate il fuoco dentro Gaza per stabilizzare la regione. Il presidente francese Macron invece invita al blocco delle vendite di armi che potrebbero essere utilizzate dentro Gaza. Dove durante la giornata, nuovi ordini di evacuazione sono stati imposti agli sfollati nei campi di Burj e Nuseirat con intensi bombardamenti che hanno causato oltre 10 morti. Pubblicato un nuovo rapporto della Commissione internazionale per la protezione dei giornalisti. Almeno 128 membri della stampa sono stati uccisi dal 7 di ottobre, il numero più alto nella storia dei conflitti armati dal 1992. Almeno 66 giornalisti palestinesi sono stati inoltre arrestati da Israele, che detiene, su base pro capite, il numero più alto di giornalisti arrestati annualmente al mondo negli ultimi due decenni, seguito da Turchia, Iran e Cina. E Gaza continua ancora ad essere inaccessibile alla stampa internazionale.