Cinque fronti di guerra in Medio Oriente, con al centro uno stato, Israele, impegnato principalmente nell'attuale campagne militari in Libano contro Hezbollah, dove la leadership del movimento sciita ha subito un ennesimo duro colpo. Bombardamenti a Beirut, nella notte, avrebbe ucciso, secondo fonti di intelligence militare israeliana, Hashem Safieddine, l'uomo che era a un passo dal diventare il nuovo segretario generale di Hezbollah, insieme al responsabile dei sistemi di comunicazione del gruppo sciita, che non conferma né smentisce le morti. Il ministro degli Esteri iraniani vola a Beirut immediatamente, mandando un chiaro messaggio di supporto sia politico che militare verso Hezbollah, che nonostante abbia subito enormi perdite tramite i bombardamenti aerei israeliani, che sembrano essere guidati da precise informazioni di intelligence, continua a mostrare invece forza militare nel Sud del Libano, dove l'esercito israeliano sta facendo fatica ad avanzare, mentre oltre 180 razzi sono stati lanciati verso il Nord di Israele. Centinaia di migliaia i civili in fuga dopo i nuovi ordini di evacuazione israeliani. Ma i bombardamenti al confine tra Libano e Siria, rendono ancora più complesso, un già difficile viaggio in un Paese dove tre ospedali hanno smesso di operare per via del conflitto, dove sono già morti circa 20 medici mentre prestavano servizio. Pesanti bombardamenti anche nel campo profughi di Tulkarem, nella Cisgiordania occupata, dove un F-16 israeliano ha ucciso 18 persone. La ricostruzione dell'esercito parla di 7 membri dei gruppi armati palestinesi che stavano organizzando un attacco terroristico per la ricorrenza del 7 di ottobre. 11 però le vittime civili, inclusi almeno 2 bambini. Dentro la Striscia di Gaza, Londra avverte: solo 52 camion di aiuti umanitari entrati nell'ultimo mese di guerra. Gruppi sciiti dall'Iraq colpiscono una base militare israeliana nelle alture occupate del Golan, uccidendo 2 soldati. Mentre bombardamenti in numerose località dello Yemen, inclusa la capitale Sanaa, sono stati attribuiti, dal gruppo ribelle, all'aviazione americana e britannica, quest'ultima però smentendo il suo coinvolgimento.