Striscia di Gaza, Deir al Balah, ospedale di Al-Aqsa, settimo bombardamento dall'inizio di questa guerra. L'esercito israeliano colpisce una postazione dove, secondo la loro intelligence, si trovava un commando di Hamas, ma dalle esplosioni secondarie attribuite a bombole del gas presenti nel cortile della struttura sanitaria da alcuni testimoni oculari, fanno scoppiare un incendio nelle tende delle centinaia degli sfollati che lì cercavano rifugio. Quattro persone sono morte carbonizzate, una cinquantina i feriti con ustioni di terzo grado. Due attacchi a due scuole rifugio per sfollati in diverse aree della Striscia uccidono decine di persone. In Libano un bombardamento dell'aviazione israeliana colpisce la cittadina settentrionale di Aitou, causando 22 morti. Mentre continua ad infiammare la polemica sulla presenza UNIFIL nel sud del Paese, con il Segretario Generale dell'ONU Guterres che continua a sostenere la presenza delle forze di interposizione nel sud del Libano, dove, peraltro, il contingente italiano ha disinnescato una serie ordigni esplosivi piantati nella strada che porta all'avamposto 132 A, incerta ancora chi sia stato l'autore di tale minaccia. E mentre tre razzi lanciati da Hezbollah fanno suonare le sirene anche in Israele centrale, si riunisce il gabinetto di sicurezza israeliano per discutere nuovamente della risposta militare, annunciata, all'attacco iraniano di circa due settimane fa. L'Iran intanto chiude le comunicazioni indirette e mediate dall'Oman con la diplomazia americana, una decisione che fa esplicito riferimento all'atteso attacco israeliano su Teheran.