Dopo che il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha definito folle le richieste avanzate da Hamas, la possibilità di un accordo tra Hamas e Israele diventano sempre più lontane. Il movimento islamista palestinese chiede un cessate il fuoco permanente all'interno della Striscia di Gaza oltre al ritiro dell'esercito israeliano dall'enclave palestinese, ma queste sono due condizioni da sempre non tollerate dal Governo israeliano di Benjamin Netanyahu che ancora una volta ribadisce la volontà di Israele di continuare a combattere all'interno di Gaza fino alla vittoria totale e accordo o meno di portare avanti una nuova operazione militare a Rafah nella parte più a Sud della Striscia di Gaza al confine con l'Egitto solamente dopo aver evacuato la popolazione civile che si trova nell'area. Eppure parliamo di circa un milione e mezzo di sfollati che in questo momento non saprebbero dove andare da una parte l'Egitto non è disposto ad accogliere le persone palestinesi, d'altra parte all'interno della Striscia di Gaza dove circa il 60% degli edifici è stato completamente distrutto pensare ad un posto sicuro è davvero difficile. Intanto il Governo israeliano ha votato all'unanimità una risoluzione che si oppone fortemente alla creazione di uno Stato Palestinese perché questo dopo gli attacchi sferrati all'alba del 7 ottobre dagli uomini armati di Hamas rappresenterebbe una minaccia per il popolo israeliano. Intanto a Gaza l'esercito israeliano ha bombardato l'ospedale Al Hamal a Khan Yunis nella parte Sud dell'enclave palestinese sempre a Khan Yunis l'ospedale Nasser dove ieri l'esercito israeliano aveva arrestato circa 100 terroristi di Hamas è completamente fuori uso, nonostante ci siano ancora 200 pazienti alcuni in condizioni davvero molto gravi. Insomma la condizione all'interno della Striscia di Gaza è davvero drammatica dove ricordiamo dal 7 ottobre secondo gli ultimi dati del Ministero della Sanità della Striscia affiliato ad Hamas sono morte quasi 29 mila persone.