La Casa Bianca conferma: non ci sono ancora passi in avanti in merito alle trattative per il cessate il fuoco dentro Gaza ma restiamo, ad ogni modo, ancora molto vicini ad un accordo. Parole che non servono ad alleviare le perdite di vite umane giornaliere dentro Gaza. Muore il quarto neonato di ipotermia in sole 72 ore, stesso destino per un impiegato del Ministero della Salute locale mentre un bombardamento israeliano colpisce un edificio adiacente all'ospedale Kamal Adwan nel nord di Gaza. 50 morti, cinque accertati del personale medico. L'attacco aereo è un preludio all'operazione militare lanciata da Israele all'interno della struttura ospedaliera stessa, dove secondo l'esercito israeliano si trovano militanti di Hamas. Un'accusa che il Ministero della Salute respinge. Evacuati a forza pazienti e personale medico, alcuni spostati verso l'ospedale più prossimo, quello indonesiano, che però è a sua volta seriamente danneggiato da 14 mesi di conflitto ed aveva ricevuto un ordine di evacuazione solo tre giorni fa. Altre persone sono stati viste uscire in fila senza vestiti, mani alzate, camminando davanti a un carro armato israeliano. Fonti locali parlano di una parte della struttura sanitaria in fiamme, persi i contatti con il direttore dell'ospedale, con i giornalisti presenti. Il gruppo sciita yemenita Houti rivendica il lancio di un ennesimo missile contro Israele, intercettato prima di entrare nei cieli israeliani dal sistema di difesa THAAD, venduto dagli Stati Uniti dopo il secondo attacco iraniano dello scorso primo ottobre. Gli Houti parlano di azioni in solidarietà con Gaza di risposta al bombardamento israeliano dell'aeroporto di Sana'a, dove sono morte tre persone e molti sono rimasti feriti, incluso un dipendente delle Nazioni Unite, evacuato poi in Giordania per ricevere cure mediche. Benjamin Netanyahu promette di continuare a colpire gli Houti fino all'eliminazione della loro leadership.