È in condizioni gravissime il leader dell'opposizione russa, Alexei Navalny, avvocato e fondatore del fondo anticorruzione. La sua portavoce, in un drammatico tweet, informa che Navalny è in terapia intensiva in coma. “La reazione evasiva dei medici - scrive Kira Yarmysh - conferma solo che si tratta di avvelenamento”. “L’unica cosa che Navalny beveva la mattina era il tè” continua la donna”. I medici in un primo momento hanno ipotizzato che la tossina sia stata assorbita più velocemente attraverso il liquido caldo. Questa la dura condanna della portavoce, che ha fatto chiamare Polizia. Tutto è avvenuto mentre Navalny stava rientrando in aereo dalla Siberia, prima del decollo stava bene, non aveva alcun sintomo, aveva bevuto solo del tè nero all'aeroporto di Tomsk, prima di partire. Il pilota ha deciso di fare un atterraggio di emergenza, per permettere il ricovero in ospedale a Omsk. Navalny era andato in Siberia per alcuni giorni, per raccogliere materiale su un'inchiesta legata da alcuni deputati del partito di Governo Russia Unita. Anche lo scorso anno Navalny denunciò di essere stato avvelenato. A luglio venne ricoverato per una misteriosa allergia, mentre scontava un mese di prigione per aver partecipato alle proteste di piazza a Mosca, contro il Governo.