Procede con strategica determinazione la costruzione ucraina della zona cuscinetto a Kursk in territorio Russo, parte del piano, l'attacco con droni a quattro basi aeree Russe e la cattura di oltre 100 soldati di Mosca. Dal Comando Militare della Federazione la smentita dell' offensiva e dell'avanzata ucraina ma, è più che un sospetto, che la comunicazione sia di mera propaganda visto lo spostamento ingente di truppe che Mosca sta operando in queste ore verso le zone di pressing militare ucraino. E il contestuale innalzamento da regionale a federale dello stato di emergenza della regione di Bolgrad ne è conferma. Dal Ministero della Difesa Russo la notizia che a Kursk che è stato colpito un blindato prodotto in Italia, un veicolo di un'azienda abruzzese e venduta all'estero non in dotazione dell'Esercito. In altre parole non in elenco delle forniture militari inviate dall'Italia a Kiev e, avanza la tesi, che il suddetto veicolo possa anche essere di altre nazionalità. A due anni dal sabotaggio del gasdotto Nord-stream 2 la Procura Tedesca che sta indagando sull'attentato ha spiccato un mandato di cattura internazionale per un sommozzatore ucraino coinvolto nell'esplosione della Condotta. E dal Wall Street Journal indiscrezioni, secondo cui, quell' attacco alla condotta sarebbe stato finanziato da alcuni imprenditori ucraini e organizzato dall'Esercito. Un sabotaggio del settembre del 2022 progettato dal Generale Valeri Zaluzhny attualmente Ambasciatore di Kiev a Londra, messo a conoscenza delle operazioni, il Presidente Ucraino Zelensky, inizialmente a favore del piano, avrebbe poi cercato senza successo di fermare tutto in seguito alle pressioni della CIA. Ma arriva anche per questa la smentita del portavoce della Presidenza Ucraina che invece sull'episodio rilancia la tesi della pista russa nell'attacco al gasdotto.