Questa situazione di pandemia, nella quale ci troviamo a vivere più o meno isolati, siamo invitati a riscoprire e approfondire il valore della comunione che unisce tutti i membri della Chiesa. Uniti a Cristo, non siamo mai soli, ma formiamo un unico corpo, di cui lui è il capo; è un'unione che si alimenta con la preghiera e anche con la comunione spirituale e l'eucarestia, una pratica molto raccomandata, quando non è possibile ricevere il sacramento. Questo lo dico per tutti, specialmente per le persone che vivono sole. Rinnovo la mia vicinanza a tutti i malati e a coloro che li curano, come ai tanti operatori volontari che aiutano le persone che non possono uscire di casa, e a quanti vanno incontro ai bisogni dei più poveri e dei senza dimora. Grazie tante per tutto lo sforzo che ognuno di voi fa per aiutare in questo momento tanto duro.