Fra le proteste di migliaia di dimostranti che da settimane ormai assediano le strade di Tbilisi, è stato eletto il nuovo Presidente della Georgia, Mikheil Kavelashvili, filorusso, populista e antieuropeo. Era l’unico candidato in corsa. Per la prima volta, infatti, non è stato il voto dei cittadini a indicare il nome del vincitore, come è avvenuto fino alla scorsa elezione, ma un collegio elettorale, dopo la riforma costituzionale voluta da Sogno Georgiano, il partito che governa il Paese da 12 anni e che ha vinto le elezioni legislative a ottobre. Il neo eletto Presidente è accusato dalla piazza e dall'opposizione di voler riportare la Georgia nella sfera di influenza di Mosca, allontanandola così dal percorso di adesione all'Unione Europea e la Nato al quale i manifestanti e cittadini, soprattutto giovani, non vogliono rinunciare. Anche la Presidente uscente, Salomé Zourabichvili, filoeuropea, l'ultima eletta direttamente nel 2018, è in aperto conflitto con il Governo e appoggia le proteste. Queste elezioni non sono legittime, ha dichiarato, aggiungendo che non lascerà il suo incarico finché non saranno indette nuove votazioni. 53 anni, ex calciatore, Mikheil Kavelashvili è conosciuto più come giocatore che come politico. È stato infatti attaccante della squadra nazionale georgiana, poi ha giocato nel Manchester City e in Svizzera. Da qui, il il salto nella politica una decina di anni fa nelle fila del partito del potere Sogno Georgiano. Il suo insediamento dovrebbe venire il 29 dicembre.