Putin: continueremo a rifornire di gas Ucraina

15 feb 2022
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E in particolar modo voi avete un posto particolare nella nostra economia, nella nostra economia russa e alla luce dell'importanza della Germania, come abbiamo visto negli ultimi secoli continueremo a dare grande valore e importanza alle vostre proposte. Questo riguarda l'approvvigionamento per esempio del gas tramite i gasdotti in Europa ed ora vorrei anche mettere in luce un altro aspetto fondamentale ovvero il fatto che il consumo energetico, ecco rappresenta il 35% dell'approvvigionamento di gas grazie ai rapporti che ci sono tra la Russia e la Germania. Parliamo lo scorso anno di un approvvigionamento di 50,7 m3 di gas in Germania e questo ha sicuramente rappresentato una situazione estremamente positiva per le nostre economie. Al momento attuale abbiamo una situazione di mercato in cui notiamo un grande aumento dei prezzi, ma ciò nonostante continuiamo a firmare dei contratti con la Germania e cerchiamo anche di completare quelli che sono i progetti che sono stati avviati in passato. Nel mese di dicembre abbiamo anche completato il gasdotto Nord Stream 2 e questo rappresenta un progetto estremamente fondamentale per garantire soprattutto la sicurezza energetica e per garantire a livello continentale un migliore approvvigionamento, un approvvigionamento più capillare. Non riguarda soltanto aspetti commerciali, non riguarda un progetto soltanto commerciale, ma riguarda un progetto che ha una dimensione anche e soprattutto politica. Inoltre posso anche immaginare che continueremo a fornire gas anche all'Ucraina come abbiamo fatto finora, nonostante le difficoltà e la situazione tesa che sta caratterizzando lo scenario attuale. Vediamo una serie di processi che sono in divenire soprattutto per migliorare i nostri rapporti e anche nel settore dell'energia che è uno dei settori sicuramente volano della nostra economia. Ma anche l'utilizzo per esempio delle energie rinnovabili, ecco delle fonti di energie rinnovabili, i combustibili fossili, la riduzione dell'utilizzo dei combustibili fossili. Ecco tutte queste questioni sono questioni che vogliamo mettere sul tavolo, che ci permettono anche di capire quanto è importante avere una politica energetica stabile. Inoltre proponiamo anche di portare avanti un processo di monitoraggio sempre più attento. Questo monitoraggio riguarda ad esempio il gas serra, riguarda le emissioni di anidride carbonica, riguarda l'impronta del carbonio, ma anche le nuove tecnologie, i combustibili non fossili, ma soprattutto l'utilizzo dell'idrogeno. Quindi sono tante le tematiche su cui possiamo continuare a lavorare e questo rappresenta un qualcosa di fondamentale per i nostri rapporti commerciali, i rapporti tra i nostri paesi, non soltanto in termini di business ma anche a livello politico ovviamente. Quindi il nostro intento è quello di rafforzare ancora di più i nostri rapporti, favorire come sempre un terreno fertile per uno scambio di vedute a 360°, garantire la sicurezza sia a livello energetico, sia a livello politico e garantire anche dei rapporti senza attriti, non soltanto con l'Unione Europea, ma anche con la NATO e con gli Stati Uniti. Al momento non siamo riusciti a completare tutti i progetti che ci eravamo prefissati di attuare, soprattutto a causa di alcuni accordi che non sono andati in porto, ma la direzione di una maggiore cooperazione tra la Russia e la NATO è sempre valida. In questa direzione va anche il consiglio NATO-Russia. La sicurezza continuerà a rappresentare una priorità per noi tutti e alla luce di questo anche la libertà di scelta dei paesi rappresenterà qualcosa che vogliamo continuare a garantire. Questo riguarda le politiche di difesa, riguarda i principi soggiacenti a quella che è la NATO, a quella che è l'Unione Europea, a quelli che sono i rapporti anche con la Russia. Come è già stato detto in occasione delle precedenti conferenze stampa con gli altri omologhi e con gli altri partner dell'Unione Europea, come è stato menzionato già a più riprese. Posso inoltre anche sottolineare e mettere nero su bianco il fatto che tutti i Paesi membri sono tenuti a garantire una migliore cooperazione, ma non sono obbligati a farlo, non c'è nulla che ci imponga di avere dei rapporti pacifici, ma piuttosto questo è qualcosa che deriva dalla nostra volontà, quindi qualcosa che vogliamo garantire con tutti gli Stati membri della NATO e con tutti i Paesi con i quali collaboriamo. Vogliamo che il rapporto con la NATO corrisponda alle nostre aspettative e risponde alle nostre aspettative e vogliamo che i vostri e i nostri interessi vengono presi in considerazione su una base ugualitaria. Questo è già stato proposto da noi stessi negli anni passati in occasione degli incontri nell'ambito della politica di sicurezza europea, sia in incontri di piccola taglia, sia incontri di più grande dimensione. Inoltre vogliamo anche portare avanti i negoziati che sono già stati avviati, ma dobbiamo discutere di quelle che sono le questioni ancora aperte. All'interno di uno scenario che si sta facendo sempre più complesso. Abbiamo parlato anche di tutta quella che è la questione della sicurezza europea ovviamente, con riferimento alla crisi Ucraina e credo che i nostri governi abbiano un ruolo fondamentale da giocare. Abbiamo il protocollo, gli Accordi di Minsk che rappresentano una pilastro fondante del nostro rapporto e vogliamo garantire un formato che possa essere una soluzione vantaggiosa per entrambe le parti. Per capire come far evolvere anche le nostre politiche, la questione per esempio di alcune zone particolarmente interessate, pensiamo ad esempio alla zona dell'Ucraina orientale, Donbas e con Frank-Walter Steinmeier e anche con il Ministro degli Affari Esteri Annalena Baubock, abbiamo già avviato lavori in questo senso e la proposta era quella trovare un compromesso. L'integrità territoriale dei paesi è fondamentale, attraverso un dialogo completo.

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