Una prassi che viene seguita per ogni sbarco. La procura di Agrigento ha aperto un'inchiesta, a carico di ignoti, con la consueta ipotesi di reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, dopo che nei giorni scorsi tre migranti sono sbarcati dalla Open Arms. Loro, insieme con i nove soccorsi domenica dalla guardia costiera, saranno sentiti dalla squadra mobile per cercare di identificare possibili scafisti. Tre sono malati e sei sono gli accompagnatori. Hanno lasciato l'Open Arms, che si trova in acque internazionali, ancorata al largo, a circa 30 miglia da Lampedusa, non potendo far rotta verso il porto dell'isola siciliana. Tecnicamente, per loro è stata disposta l'evacuazione medica urgente. Certo è che, con il passare delle ore, la situazione delle navi umanitarie, ferme in mezzo al Mediterraneo, cariche di migranti, si complica, le loro condizioni si aggravano, anche se le ONG si prendono cura di loro, li rassicurano, mentre il Ministro dell'Interno, Matteo Salvini, promette il blocco dell'invasione di quelli che lui chiama “vichinghi” dopo l'ennesimo salvataggio della Ocean Viking. Sono 411 le persone salvate dalle ONG nel Mar Mediterraneo, con la speranza di raggiungere un porto sicuro. L'imbarcazione di Medici Senza Frontiere e della SOS Méditerranée ha recuperato altri 81 migranti in difficoltà, che viaggiavano su un gommone non adatto alla navigazione. L'operazione è avvenuta al largo della Libia. Ora sono 251 le persone a bordo. Contro la situazione di stallo delle imbarcazioni delle ONG, dopo Richard Gere, scende in campo un altro volto noto di Hollywood, Antonio Banderas. Ha definito un orrore il fatto che la Open Arms non trovi un porto dove attraccare per far sbarcare le persone che ha salvato da diversi naufragi. E' una situazione, ha detto l'attore, che ha molto a che fare con la risposta politica che si sta vivendo nel mondo, dove, per esempio, a capo degli Stati Uniti c'è un signore che vuole erigere un muro al confine con il Messico.