Gli investigatori italiani non si arrendono: mentre continuano le pressioni al Cairo per accertare la catena di comando tra polizia e servizi segreti che ha portato al barbaro omicidio del giovane ricercatore italiano, da Roma è partita una nuova rogatoria internazionale verso Cambridge per poter incontrare Maha Abdel Rahman, la docente di origini egiziane della prestigiosa università britannica che seguiva il lavoro del ricercatore friulano al Cairo. I Pm romani, nelle dodici pagine di richiesta di rogatoria internazionale alle autorità britanniche, vorrebbero avere accesso ai tabulati della professoressa, alle conversazioni via Skype con Regeni e ai documenti inviati dal ricercatore sul sindacato degli ambulanti al Cairo, tra i principali protagonisti degli scioperi che, nel 2006, portarono alla caduta del Presidente Hosni Mubarak. Stando alle ricostruzioni degli inquirenti, parte del carteggio intercorso tra il Cairo e Cambridge avvenne proprio nel giorno in cui Regeni fu denunciato come spia alla polizia egiziana, ovvero lo stesso giorno in cui il ricercatore friulano incontrava il Presidente del sindacato dei venditori egiziani Mohamed Abdallah, che per denunciarlo come spia registrava un video rubato del loro incontro. La Procura di Roma ritiene la professoressa, che sin qui ha eluso il confronto, un test chiave. La donna è appena rientrata da un anno sabbatico. Su di lei si concentrano gli interrogativi dei Pm. Sinora la docente non ha fornito spontaneamente né i suoi cellulari né il computer o i documenti che attestino i rapporti con Regeni, come diversamente fatto dagli amici e compagni di studio del giovane ricercatore friulano. Le autorità britanniche dovranno ora investigare a Cambridge e chiarire le circostanze: l’oggetto della ricerca di Regeni e la scelta del tutor.