Il discorso, tenuto davanti all'esercito e alle forze di sicurezza russe all'interno del Cremlino tre giorni dopo la tentata rivolta fallita. Ammette che il Paese è stato sull'orlo di una guerra civile e ringrazia i militari il Presidente russo Vladimir Putin, che non ha mai nominato Evgenij Progozhin ma dice: "Abbiamo sempre trattato bene la Wagner che dalla Russia ha ricevuto negli anni diversi miliardi di dollari, soldi che spero, ha avvertito Putin, nessuno abbia rubato ma saranno fatti i dovuti controlli". In piazza anche il Ministro della Difesa Shoigu, acerrimo nemico del Capo della Wagner. "Avete difeso la nostra patria in pratica avete fermato una guerra civile". Conferma la presenza del leader della Minsk il Presidente bielorusso Alexander Lukashenko che racconta della sua mediazione nelle ore più calde del tentato golpe, grazie ad una telefonata con Prigozhin dopo aver parlato con Putin, che al Presidente bielorusso aveva detto di voler eliminare gli insorti. 30 minuti di parolacce, riferisce Lukashenko che definisce il Capo dei mercenari particolarmente euforica. Una negoziazione in cui ha avuto un ruolo importante il Generale russo Yevkurov e alla quale ha partecipato inizialmente anche il Direttore dei Servizi dell'FSB Alexander Bortnikov, Servizi che intanto hanno chiuso il procedimento penale a carico del Capo della Wagner e dei suoi uomini. Prigozhin dunque è in Bielorussia, come riferito dallo stesso Presidente che si dice pronto ad accogliere anche i mercenari che lo seguiranno nel Paese, dopo che il Cremlino ha chiesto loro di integrarsi nell'esercito russo o partire. "Possiamo imparare molto dalla loro esperienza", dice Lukashenko, che annuncia anche l'arrivo di buona parte delle armi nucleari di Mosca. Ora l'attenzione è rivolta al 1 luglio, termine ultimo per il contratto di annessione all'esercito per gli uomini della Wagner, scadenza che fissa un passaggio importante anche per un eventuale reazione.