Per la prima volta dall'inizio della guerra, il segretario dell'Alleanza Atlantica, Stoltenberg, è a Kiev per ribadire il sostegno della Nato nel conflitto in Ucraina. Un'occasione che il presidente Zelensky coglie al volo. "È ora che l'Ucraina entri nella Nato", dice in conferenza stampa. Una richiesta reiterata, centrale, tra le radici del conflitto. La questione dell'adesione dell'Ucraina alla Nato verrà discussa al vertice in programma a Vilnius. "Un vertice importante per diverse ragioni", prosegue Stoltenberg, "dove mi aspetto che gli alleati si impegnino a rafforzare il pacchetto di aiuti a Kiev" e poi risponde alle richieste ucraine sul possibile ingresso nell'Alleanza, che ha già dato il benvenuto alla Finlandia e a breve deve decidere sulla Svezia. Impedire l'ingresso di Kiev nella Nato è uno degli obiettivi della Russia. "Se questo accadesse", fa sapere il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, "ci sarà una minaccia seria e sostanziale alla sicurezza del nostro paese". E mentre si parla di sostegno militare per Kiev, i documenti del Pentagono, finiti on- line, raccontano delle armi richiesta del gruppo Wagner alla Cina. Richieste che a inizio gennaio non erano state accolte. E a proposito di minaccia, ancora non si conosce l'origine del fascio di luce che aveva illuminato il cielo di Kiev. La Nasa ha smentito che si trattasse di un suo satellite di rientro nell'atmosfera terrestre. Secondo Kiev il bagliore sarebbe stato causato dall'ingresso nell'atmosfera di una meteora.