"Basso Pietro" "Battocolo Rodolfo" Un rintocco di Campana per ciascuna delle 262 vittime del disastro di Marcinelle. "Eravamo tutti fratelli. Qui, in questo buco nero non c'era razzismo quanto eri sotto, dentro. Eravamo tutti uguali". Urbano Ciacci si salvò dal rogo della miniera perché quel giorno era in Italia, a Pesaro, per sposarsi. "Bisogna averlo vissuto e vedere con i tuo occhi stessi". Memoria storica e studenti di oggi si incontrano nel 66esimo anniversario della tragedia avvenuta l'8 agosto 1956. "Una bellissima esperienza. L'esperienza di venire qui, conoscere gli stessi minatori che all'età mia, di 18 anni o anche più giovani, vennero qui e scesero nella miniera di Marcinelle". Parla uno degli studenti del liceo Vivona di Roma, che sono venuti in Belgio per il gemellaggio tra la loro scuola e un liceo di Molenbeek. "È un progetto che intende unire due realtà diverse ma che hanno radici comuni. E sarà uno scambio culturale fra le due scuole, quindi noi andremo in Belgio, loro verranno da noi e poi ci saranno una serie di incontri legati anche al Bois du Cazier". Belgio chiama Italia, un progetto voluto dall'ambasciatore italiano a Bruxelles. "È un progetto di collaborazione che guarda al futuro. È un progetto che appoggiandosi sul passato, sulla grande amicizia, la grande partenariato tra Italia e Belgio, guarda il futuro e costruisce l'Italia, il Belgio e l'Europa di domani". Tra le tante persone presenti, parenti e amici di chi perse la vita. Il signor Luciana arrivato dall'Aquila, attraversando mezza Europa, in bicicletta. "È un viaggio del cuore. Ritrovare vecchi luoghi che mi hanno creato qualcosa nell'animo". "Nell'incendio che divampò la mattina dell'8 agosto di 66 anni fa nella miniera qui morirono anche 136 emigranti italiani. Il loro sacrificio ha segnato il percorso di integrazione europea, scrive il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio nel quale vuole ricordare e onorare il sacrificio dei tanti Italiani morti sul lavoro all'estero".