Aerei, navi, artiglieria e missili balistici. La mobilitazione cinese attorno e sui cieli di Taiwan continua. Che Pechino voglia cambiare lo status quo della regione dell'Asia Pacifico lo ha ribadito il Ministro degli Esteri di Taipei, Joseph Wu, che dice. La Cina ha usato l'esercitazione e il suo manuale militare per prepararsi all'invasione di Taiwan. Wu condanna Pechino e ringrazia l'Occidente, in particolare gli Stati Uniti, dopo la visita di Nancy Pelosi, il più alto funzionario statunitense a visitare l'isola da 25 anni. E se da un lato le forze armate di Pechino annunciano che continueranno le esercitazioni militari per tenere alta la pressione nella provincia ribelle, anche Taiwan ha dato il via alle sue esercitazioni militari, dedicate all'artiglieria con proiettili veri a simulare la difesa dell'isola in caso di attacco. Centinaia di soldati del comando d'artiglieria, truppe di fanteria, il comando di difesa di Hualien e la guardia costiera dell'isola. In più 78 mortai leggeri e sei OBC di fabbricazione statunitense saranno usati per le prove di tiro in aria e in mare nella contea meridionale di Pingtung. E' la prima risposta di Taiwan di fronte alla Cina che si prepara all'attacco. Manovre di guerra inequivocabili.