E così, l’uomo della guerra, alle fake news, le notizie inventate. E proprio su una fake news inciampa. L’occasione è il comizio di sabato a Melbourne, in Florida, con l’ennesima difesa del bando anti-mussulmani. E la reazione del Paese scandinavo non si fa attendere, perché in Svezia, l’altra sera, non è successo niente. Stoccolma chiede spiegazioni ufficiali al Dipartimento di Stato americano. Il quarantacinquesimo Presidente USA, intanto, prova a metterci una toppa: “la mia dichiarazione –scrive su Twitter, quando ormai il caso è esploso – si riferiva a una storia trasmessa da Fox News riguardante gli immigrati in Svezia”. Ma proprio sui social, critiche e sarcasmo non lo risparmiano: “attacco terroristico? Ma cosa si è fumato, Trump?”, cinguetta l’ex Premier svedese. Mentre il Guardian ipotizza che abbia confuso Sweden (la Svezia) con Sehwan, la città pachistana in cui venerdì un kamikaze ha ucciso quasi cento persone. Di fatto, non è la prima volta che la nuova amministrazione americana diventa protagonista di un episodio come questo. Il portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer alla fine di gennaio, aveva parlato di un attacco ad Atlanta, che non c’è mai stato, e una delle Consigliere più vicine a Trump, nelle scorse settimane ha denunciato un massacro ad opera di terroristi islamici a Bowling Green, nel Kentucky: altra notizia inventata. Uno scivolone su cui è ritornata, non a caso dopo l’ultima gaffe presidenziale, Chelsea Clinton: “cosa è successo in Svezia? Hanno arrestato i colpevoli del massacro di Bowling Green?”, ha twittato. Il web ride con gli hushtag Je suis Ikea e Pray for Abba, richiami all’azienda e al gruppo musicale più famosi nel Paese scandinavo. Il mondo reale continua a protestare contro le politiche di “The Donald”. Dopo un weekend di manifestazioni anti Trump, ecco come si celebra in 25 città americane il tradizionale President Day, nato per commemorare il compleanno di George Washington. Quest’anno, per l’occasione, è stato ribattezzato “not my president day”.