È solo una proposta sulla quale si sta lavorando, ma basta a far riesplodere polemiche e proteste. L’idea del Dipartimento per la sicurezza nazionale è di separare le madri dai figli se catturati mentre attraversano illegalmente le frontiere degli Stati Uniti. L’obiettivo è quello di scoraggiare l’immigrazione irregolare. Un provvedimento che muterebbe completamente l’attuale legge in vigore, che consente alle famiglie che rischiano l’espulsione e di rimanere insieme fino a quando la loro richiesta non viene valutata. Sul piede di guerra, ovviamente, le associazioni a tutela dei diritti civili, pronte a scommettere sul fatto che la proposta non supererà il vaglio dell’esame di costituzionalità, e per il numero uno della Casa Bianca non sarebbe la prima volta. Già altri ordini esecutivi che portano la sua firma sono arenati, poiché in conflitto con la legge suprema statunitense. La replica arriva proprio dal Dipartimento per la sicurezza nazionale, che in un comunicato dice: “L’idea è quella di scoraggiare gli immigrati senza documenti ad entrare negli States. Un viaggio – si dice nel documento inviato alla stampa – che spesso espone i bambini a rischiosi spostamenti”. “L’arresto non dissuade gli immigrati dal mettersi in viaggio”, ribadiscono invece le associazioni vicine ai migranti, che parlano di un provvedimento pericoloso e incostituzionale. Ma l’Amministrazione Trump sembra intenzionata ad andare avanti nella sua politica contro i flussi migratori, senza farsi intimorire. La Casa Bianca – ed è l’altra notizia che tiene banco sui media statunitensi – è pronta ad assumere 15.000 nuovi agenti, da impegnare proprio nella lotta ai clandestini. È dal 2006 – all’epoca il Presidente era George W. Bush – che non si registrava un’ondata di assunzioni di poliziotti di questa portata. Allora, trovarono lavoro 7.000 uomini in divisa.