Il processo sarà lungo ma mentre il primo atto si chiude è evidente che lo spettacolo vale il biglietto. 34 capi di imputazione e tutti per reati minori, se non fosse che ad essere accusato è un ex Presidente. "Segui i soldi", si diceva parlando di altri scandali ed è ancora vero soldi con cui Trump avrebbe pagato il silenzio di due donne e di un uomo perché non rivelassero dettagli scabrosi del suo passato. Un complotto per falsare le elezioni del 2016 secondo il Procuratore Distrettuale di Manhattan, "Questa cosa è stata fatta più e più volte, oggi abbiamo tutti la responsabilità solenne di assicurarci che tutti siano uguali davanti alla Legge". Trump si dichiara non colpevole, gli vengono risparmiate manette e foto segnaletica la stessa che lui, un po' provocatoriamente, avrebbe voluto usare nei manifesti elettorali. E' frustrato e deluso, dicono i suoi. Le telecamere in tribunale sono vietate, via libera però ai fotografi così il volto cupo è immortalato in scatti pronti per la Storia. L'espressione di Trump cambia solo quando arriva tra gli amici di Palm Beach. "L'unico crimine che ho commesso" dice Trump "E' stato difendere l'America". Donald torna alla narrativa consueta loro contro voi e io che vi difendo. Funziona ancora pare, l'elettorato conservatore per lo più lo appoggia così come sono costretti a fare anche i suoi avversari Repubblicani. Alle Elezioni Generali, ammesso che Trump ci arrivi da candidato sarà un'altra storia, ma le battaglie si combattono una alla volta. Ora tocca a quella di Manhattan, un feudo Liberal motivo per cui l'ex Presidente vorrebbe spostare il processo in un distretto come Staten Island, l'unico in tutta New York a votare per lui nel 2016 e Nel 2020. Comunque andrà, la Storia si compirà, in una città abituata a fare la Storia.