I combattimenti infuriano, ma Evhenii cura il suo campo. “Non me ne posso andare, questa è la mia terra” -dice- mentre semina piantine di cavolo in un campo disseminato di bombe. Circa 50 km più a Est si trova Severodonetsk, il punto più caldo lungo il fronte orientale. Qui le forze russe sono penetrate nella città con un'offensiva su più fronti, ma la strenua controffensiva ucraina avrebbe costretto l’armata di Mosca a ripiegare in altri punti della città. Si combatte strada per strada. I bombardamenti hanno colpito anche l’ospedale della città, nonostante fosse chiaramente indicato da una gigantesca croce rossa sul tetto. Come a Mariupol e in molte altre città. Nelle ultime settimane l'esercito russo è arretrato per convergere nel Donbass orientale, dove si concentrano i combattimenti. I civili cercano di fuggire dalla guerra nella Regione di Luhansk, ma non tutti possono. "Sono troppo malata, non posso andare via", racconta questa anziana abitante di Bakhmut. Mentre il Presidente ucraino annuncia l'uscita del libro delle torture a Donetsk, ormai controllata invece dai russi, è stato celebrato il primo processo contro i presunti mercenari stranieri al soldo degli ucraini: due britannici e un marocchino. A Berdyansk, nell'Ucraina sud-orientale, invece, l'esercito di Mosca ha completato lo sminamento del porto. Le prime navi con il grano potrebbero salpare già entro la fine della settimana.