Segnali sempre più foschi nella guerra in Ucraina. Mosca potrebbe rispondere al lancio di missili a lungo raggio dal Paese contro il territorio russo con attacco aereo significativo su Kiev. È l' allarme lanciato da Washington, che ha deciso la chiusura dell' ambasciata nella capitale ucraina. Da parte sua Kiev annuncia di aver abbattuto decine di droni, bloccando un raid. Tutto questo all'indomani del lancio di missili a lungo di fabbricazione statunitense da parte dell'Ucraina per colpire il territorio Russo e mentre il Washington Post riporta che il Presidente Biden avrebbe dato il via libera anche alla fornitura di mine antiuomo. Una decisione che mira a rendere più forti le difese di Kiev contro l'avanzata delle truppe russe. Il segnale lanciato dagli Stati Uniti è chiaro, intensificare gli aiuti a Kiev prima che alla Casa Bianca subentri il neo eletto Trump. Immediata la reazione russa, il portavoce del Cremlino Peskov stigmatizza: "L'amministrazione uscente americana sta facendo di tutto per continuare la guerra in Ucraina." Quanto alle forniture di armi alla Russia da parte della Corea del Nord, l'agenzia di intelligence di Seul ha rivelato che Pyongyang ha fornito ulteriori mezzi quali obici e lanciarazzi multipli. A questo si aggiungono 11.000 soldati nordcoreani in prima linea nel Kursk. Segnali contrastanti da parte di Putin. Lo zar ha firmato un decreto che abbassa la soglia per l'uso di armi nucleari, la Russia potrà rispondere con l'atomica anche ad attacchi convenzionali. Il leader russo alterna minacce e distensione, e annuncia di essere disponibile a discutere un accordo di cessate il fuoco in Ucraina con Trump ma esclude importanti concessioni territoriali. Kiev dovrebbe abbandonare la sua richiesta di aderire alla Nato, il conflitto verrebbe congelato lungo la linea del fronte. Una trattativa potrebbe aprirsi riguardo alla spartizione delle quattro regioni orientali parzialmente occupata dalla Russia.