Non solo disinformazia, ma anche attacchi cibernetici e pressioni psicologiche, tese a diffondere la paura e a piegare l'economia del Paese, peraltro già atterrata da 8 anni di guerra interna. Gli strumenti in mano alla Russia per nuocere all'Ucraina senza sparare un colpo, sono tanti e per la maggior parte sono già utilizzati da mesi, come ha più volte denunciato il Governo del presidente Zelenski. Per arginare questo panico nelle ore in cui l'allarme da parte degli Stati Uniti è massimo, il Governo ha deciso di fare un punto ufficiale sui tanti cyber attacchi in corso, da parte della Russia. La cosa interessante, è che questi attacchi per il momento non danneggiano veramente le infrastrutture che colpiscono, né rubano informazioni. Nella maggior parte dei casi lo scopo è mettere paura e pressione psicologica sulla gente, spaventare la popolazione. Infine, c'è l'enorme dispiegamento militare ai confini del Paese, 130 mila uomini, cui si aggiungono tutte le forze arrivate per le esercitazioni militari in Bielorussia e quelle navali, al largo della Crimea. Un’aggregazione di truppe così alta, non si è praticamente mai vista dal dopoguerra ad oggi ed è all'origine di tutti gli allarmi delle ultime settimane. Quelle truppe, anche senza muoversi fanno comunque danni. La pressione creata dalle truppe russe ai confini, ha infatti già colpito pesantemente l'economia e la valuta del Paese, i turisti sono scomparsi e adesso con il richiamo dei cittadini occidentali, se ne andranno altre migliaia di persone. Gli investimenti stranieri hanno fatto altrettanto, è impossibile pensare di finanziare una qualsiasi impresa in una nazione così a rischio. Così, senza ancora aver sparato un colpo, la Russia sta già destabilizzando l'Ucraina e mettendo in seria difficoltà il Governo filo-occidentale di Kiev, al di là di quali siano le reali prospettive militari della crisi ucraina, questo è già un risultato.