La contraerea ucraina finalmente funziona o forse no, dipende da quale versione si ascolta. Per gli ucraini nessuno dei 18 missili lanciati su Kiev è arrivato a bersaglio. Sono stati tutti distrutti e tra questi c'erano sei missili ipersonici Kinzhal che finora erano impossibili da intercettare. Per gli ucraini, evidentemente, i sistemi di difesa occidentali, ricevuti da Kiev, come i Patriot o gli IRIS-T stanno iniziando a funzionare. Opposta la versione del Ministero della Difesa russo che dice di aver centrato tutti gli obiettivi e di aver distrutto, a Kiev, un sistema di difesa Patriot e le immagini che girano su internet, ancora non verificate, sembrerebbero supportare questa versione. In ogni caso altri sistemi di difesa antiaerea arriveranno all'Ucraina dai pacchetti di aiuti militari che il presidente Zelensky ha ottenuto nel suo rapido tour europeo. Insieme a decine di altri carri armati, centinaia di mezzi blindati, di missili a lungo raggio e di droni d'attacco. Mai un presidente ucraino era stato accolto con tanti onori nei principali Paesi del continente, ma soprattutto Zelensky ha ricevuto le prime aperture sui caccia F-16. Nessuna promessa, perché il percorso politico è ancora lungo, ma Gran Bretagna e Francia inizieranno ad addestrare i piloti ucraini. Sul campo continuano le controffensive ucraine nei dintorni di Bakhmut, dove invece i Wagner continuano ad avanzare in centro. A Luhansk il Ministro dell'Interno è stato ferito in un attentato, mentre era dal barbiere, e ci sarebbero i servizi segreti di Kiev e dietro all'attacco. Tra le azioni preparatorie della controffensiva si cominciano a vedere anche i bombardamenti ucraini sulle retrovie russe, l'obiettivo è colpire i centri logistici dell'esercito, ma anche nel caso degli ucraini la mira non è sempre esatta e a pagare sono i civili, anche nei territori occupati. Come spiega questo anziano signore, filorusso, cui è stata appena stata bombardata la casa. Per contrastare questa narrativa, sul sito internet della CIA, appare un video in russo in cui si invitano i cittadini russi a contattare i servizi segreti americani cioè a diventare spie per il nemico.