La Finlandia che chiude quattro dei nove valichi di confine con la Russia è l'ennesima dimostrazione della separazione e delle divisioni che la guerra in Ucraina ha creato e sta creando tra Mosca e l'Europa. La Finlandia, che è uscita recentemente da decenni di neutralità per entrare nella NATO a seguito dell'invasione russa, accusa la Russia di incoraggiare l'attraversamento del confine da parte di migranti senza documenti. Per il governo di Helsinki il tentativo russo sarebbe quello di destabilizzare la Finlandia, strumentalizzando i migranti, in risposta al suo ingresso nella NATO. La Russia nega ovviamente tutte queste accuse. Il passaggio clandestino di altri confini, quelli dell'Ucraina con la Moldavia, la Romania e la Polonia, racconta invece di come la stanchezza per questa guerra lunga e oramai diventata una battaglia di attrito e di trincee, non riguardi solo i partner occidentali che devono aiutare Kiev, ma sia diffusa anche in Ucraina. Un'indagine della BBC ha infatti rivelato che dal febbraio 2022 almeno 40 mila uomini tra i 18 e i 60 anni, quelli che non possono lasciare il Paese per motivi militari, sono riusciti a scappare oltre confine o ci hanno almeno provato. Per non andare a combattere. Altre migliaia hanno tentato poi la via della corruzione, cercando di ottenere documenti falsi che certifichino malattie immaginarie per evitare l'arruolamento. Uomini che sarebbero invece certamente serviti all'esercito ucraino, molto inferiore per mezzi e numeri rispetto a quello russo. Ma anche in un Paese di guerrieri come l'Ucraina, evidentemente, non tutti se la sentono di combattere e di rischiare la morte sul fronte.