Ucraina, Kelloggs: non mi riferivo a spartizione del Paese

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2 giorni fa

"Sono stato travisato". Con queste parole Keith Kellogg, inviato speciale USA per l'Ucraina, smentisce di aver proposto in un'intervista rilasciata al Times, una risoluzione del conflitto in Ucraina con un modello simile a quello applicato a Berlino nella Seconda Guerra Mondiale, quando esistevano una zona russa, una zona francese, una zona britannica e una zona americana. Un'eventuale soluzione che non è piaciuta neanche all'ambasciatore russo a Londra Rodion Miroshnik. Una sortita, da parte del generale 80enne, arrivata poche ore dopo la conclusione della visita dell'inviato statunitense Steve Witkoff, che per la terza volta in due mesi, ha incontrato in Russia il presidente Vladimir Putin, nel tentativo di arrivare ad un cessate il fuoco in Ucraina. Una pace che per il mediatore, sostengono diverse fonti, potrebbe arrivare con una strategia che darebbe alla Russia la proprietà delle 4 regioni orientali ucraine che Mosca ha tentato di annettere nel 2022. Intanto, però, è ripartito con un nulla di fatto nonostante le insistenze del presidente USA, Donald Trump, con i rumors che parlano di un ultimatum: se il Cremlino non accetterà di porre fine ai combattimenti entro la fine di aprile, non solo non potrà sperare nella revoca delle sanzioni, ma dovrà subirne altre ancora più pesanti. Da parte sua l'Ucraina ribadisce: il futuro della sicurezza in Europa è legato a come finirà la guerra. Mentre sul campo si combatte. Kiev denuncia il lancio di quasi un centinaio di droni russi, Mosca lamenta almeno 5 attacchi sulle proprie infrastrutture energetiche. .