Forse è stata la notte dei lunghi coltelli. Forse no. Ad ora è impossibile trovare una conferma nella notizia data da fonti locali di movimenti di truppe a Mosca, di corpi speciali, eseguire ordini di arresto nei confronti di comandanti delle Forze Armate, di una Duma pronta a dichiarare lo stato di emergenza interno e il coprifuoco. Tutto da passare sempre al setaccio, certo, però è un fatto che le gerarchie militari, dopo l'attacco al Ponte Kerch, hanno subito uno smacco pesantissimo e che qualcuno dovrà pagare. Per ora, l'unica notizia ufficiale, è che il Generale Surovikin è stato nominato al comando della cosiddetta Operazione Speciale. Di lui si sa che è stato al comando delle operazioni in Siria e che i servizi di Londra lo definiscono: corrotto e brutale. Questo confermerebbe in parte, la faida in corso tra falchi e colombe dell'inner circle putiniano di certo in corso. E le colombe sono considerati il Ministro della Difesa Sergei Shoigu e il Capo di Stato Maggiore Valery Gerasimov, possibili epurati a favore di altri estremisti. La notizia di questo brutale cambio al vertice viene anche dai canali di informazione vicini all'agenzia privata di sicurezza Wagner e se lo conferma la spietata compagnia di contractor, specializzati nei lavori sporchi per conto di Putin, c'è da pensare che ci sia almeno un fondamento di verità. Perché finora, a sostenere questa tesi, erano stati gli ucraini per bocca del portavoce di Zelensky, Mykhailo Podolyak, secondo cui, in Russia, siamo vicini a un colpo di stato. Vladimir Putin ha perso il controllo dei servizi segreti, ha detto, insinuando una faida intestina all'origine dell'attentato. Ipotesi, ma quel che è certo, è che qualcosa non torna nella ricostruzione dell'accaduto. Perché il camion imbottito di esplosivo veniva proprio dalla Russia. Controllato in un check point è stato passato ai raggi-x, ma non è stato rilevato nulla. Non è chiaro chi fosse alla guida del veicolo esploso, intestato a un 33enne residente nella Russia meridionale, che però non guidava il mezzo, forse suo zio. Insomma un pasticcio che sa tanto di Servizi, ma chissà. Intanto il ponte è riaperto, ma lo schiaffo è forte e quel che è peggio, neanche si sa chi l'abbia sferrato.