Una giornata storica, così il presidente ucraino Zelensky commenta l'apertura dei negoziati con l'Unione Europea per l'adesione di Ucraina e Moldavia. Il 28 febbraio 2022 abbiamo firmato la richiesta di adesione, ha ricordato Zelensky, e ora ecco la prima conferenza intergovernativa. Un momento che due anni fa sembrava lontanissimo e che invece diventa concreto. È il ministro degli Esteri belga, presidenza di turno del Consiglio Europeo, a ribadire in apertura di seduta il fermo impegno dell'Unione nel processo di allargamento considerato un investimento geostrategico per la pace, la sicurezza, la stabilità e la prosperità. Cammino che trova la soddisfazione di Roberta Mestola e Ursula Von Der Leyen. Ringrazia tutti per la tenacia e l'impegno Zelensky, una soddisfazione che va ad unirsi a quella per la decisione della corte penale internazionale di emettere mandati d'arresto nei confronti dell'ex Ministro della Difesa Shoigu e del Capo di Stato Maggiore Gerasimov per i crimini contro l'umanità nei confronti degli ucraini. Decisione, definita dal Consiglio di Sicurezza russo, parte di una guerra ibrida dell'Occidente contro Mosca, tanto da decidere di bloccare l'accesso sul suo territorio ai siti di 81 media dei paesi europei tra cui gli italiani Rai, La7, La Repubblica e La Stampa. In risposta alla decisione del Consiglio Europeo di vietare le trasmissioni di alcuni media russi. Misura ingiustificata secondo la Farnesina nei confronti delle emittenti e testate giornalistiche italiane quella della Federazione Russa, si legge nella nota del Ministero degli Esteri, è una decisione che non rimuove e non attenua gli effetti di una guerra violenta, devastatrice e illegale.