Ue, raggiunto l'accordo sui prossimi alti incarichi

25 giu 2024
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Dopo tanto discutere si è trovato l'accordo che ricalca esattamente il punto di partenza. I negoziatori dei tre partiti europei, che coalizzati guideranno l'Europa, hanno indicato i nomi dei prossimi vertici delle istituzioni UE, e i nomi sono esattamente quelli di cui si parla da settimane, la tedesca e popolare Von der Leyen a capo della commissione, il portoghese socialista Costa a guidare il Consiglio Europeo, l'estone e liberale Kallas a rappresentare la politica estera. A quanto pare il Partito Popolare ha abbandonato o solo rimandato la richiesta che Costa guidasse il consiglio solo per due anni e mezzo per poi lasciarlo ai popolari, stessa cosa per quanto riguarda il ruolo di Kallas alla fine confermato. I 27 governi dell'UE devono indicare il nome della presidente della commissione, questa poi però verrà votata a maggioranza dal Parlamento. Ora è bene chiarire che quest'accordo in teoria impegna sia i leader europei che fanno parte di queste famiglie politiche, socialisti, popolari e liberali, sia gli europarlamentari che siedono sui banchi di Strasburgo proprio tra questi partiti. Ma se nel prossimo Consiglio Europeo di giovedì e venerdì è ormai scontato che la maggioranza dei leader UE confermerà questi nomi, non è detto invece che almeno 361 europarlamentari su 720 seguano le istruzioni dei loro partiti di appartenenza, anche se popolari, socialisti e liberali di deputati ne avrebbero ben più di 361, quasi 400, di qui la necessità di provare a coinvolgere qualcun altro. Sono aperte le trattative con Giorgia Meloni, innanzitutto la si vuole coinvolgere in quanto Capo di Governo della terza economia UE e premier uscito indenne dalle elezioni europee. Fonti di Bruxelles confermano l'orientamento a dare all'Italia una posizione di peso nella prossima commissione, poi si vuole tentare di ottenere un voto favorevole in Parlamento anche da parte dei deputati europei di Fratelli d'Italia, anche se in tal caso i socialisti hanno minacciato di non votare per Von der Leyen. Sarà la stessa presidente della commissione, a quanto pare, a condurre la trattativa direttamente con la premier Meloni.

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