“Per i suoi modi arroganti, volgari, quasi violenti e da parvenu della politica; per i suoi contenuti, i latinos nel mirino ad alienare per sempre le minoranze che fanno numero, i trattati commerciali nel mirino a complicare la vita ai grandi imprenditori che sono finanziatori; per la sua pericolosità (difficilmente il Partito repubblicano tornerà mai più quello di prima), per il suo tempismo (è comparso proprio nell’anno in cui le stelle formavano il nome Jeb); per i suoi insulti, il trattamento riservato all’enfant prodige di casa durante le primarie, le umiliazioni e le prese in giro”. Che la famiglia Bush, dal capo famiglia, quarantunesimo Presidente degli Stati Uniti, fino all’ultima delle ragazze avesse più di un dente avvelenato nei confronti di Donald Trump nessuno, nel Paese, lo metteva in dubbio. Convention di Cleveland disertata, distanze rimarcate appena è possibile, più di un ammiccamento nei confronti della democratica, ma nessun colpo veramente duro e nessuna in realtà pensava ne fossero più capaci, ennesima dimostrazione del declino di una dinastia, nessun colpo veramente duro fino a meno di ventiquattro ore fa. Perché questo video si sta rivelando esplosivo e questo video porta la firma di Billy Bush, il cugino californiano di casa Bush: 44 anni, nipote e cugino dei Presidenti. È lui il giovane conduttore che tra una risatina imbarazzata e un commento volgarotto, undici anni fa raccoglieva le confidenze di Trump prima e faceva da spalla alle sue battute ammiccanti poi, scavando forse la fossa alla sua candidatura. Il sogno dei cugini del sud, in pratica. Billy la situazione non sembra apprezzarla affatto. “Sono imbarazzato e provo vergogna, non ci sono scuse, ma ero giovane, meno maturo e facevo così per stare al gioco. Mi dispiace molto”, le parole del suo comunicato. Rischia anche lui, in effetti, adesso e non sarebbe certo il primo Bush a cadere sulla strada di Trump. Gli altri Bush, però, possono sorridere. La vendetta è un piatto che va servito freddo.