Una trentina i casi segnalati in Spagna, almeno venti censiti nel Regno Unito, più di dieci in Portogallo e uno certificato in Francia e in Germania. Il vaiolo delle scimmie è arrivato in Europa i primi di maggio, quando è stato rilevato su un uomo che rientrava dalla Nigeria nel Regno Unito. Conosciuto come Monkeypox, è un virus presente perlopiù in Africa e nei paesi tropicali. Tra gli uomini si trasmette attraverso la saliva e i fluidi corporali. Più esposte le persone di sesso maschile e non vaccinati contro il vaiolo tradizionale. Si tratta di casi lievi, ha rassicurato il governo di Boris Johnson, che ha confermato l'acquisto di dosi extra di vaccino antivaiolo, efficace anche contro il vaiolo delle scimmie. E sono una trentina i casi registrati finora in Spagna, casi che potrebbero aumentare, fanno sapere le autorità, mentre il Ministero della Salute di Madrid ha già avviato le procedure per l'acquisto di migliaia di dosi di vaccino da somministrare eventualmente ai contatti stretti dei casi verificati, come suggerito dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, che consiglia la vaccinazione per i contatti stretti. In allerta anche il Portogallo dove sono almeno 14 i casi riportati, e anche in questo caso si tratta di persone di sesso maschile e giovani, al momento monitorate dalle autorità sanitarie di Lisbona. Nessuno ha manifestato sintomi gravi. Non ha viaggiato in paesi a rischio vaiolo il ventinovenne contagiato in Francia, tenuto sotto controllo in queste ore a casa. E a monitorare la situazione da vicino è anche la Commissione Europea e l'Organizzazione Mondiale della Sanità.