Quanto avvenuto è una grave violazione dei diritti umani e delle norme e dei regolamenti internazionali. Siamo sconvolti per le sue modalità e vogliamo denunciarlo e condannarlo in maniera chiara ed inequivocabile. A dirlo è l'Arcivescovo Pierbattista Pizzaballa, Patriarca latino di Gerusalemme. Abituato a pesare le parole questa volta la forte invettiva che la massima autorità cattolica di Israele lancia contro la polizia del Paese e contro chi la giustifica aprono uno scontro significativo. I poliziotti erano intervenuti usando la forza e facendo quasi cadere la bara ai funerali, celebrati in un ospedale cattolico, della giornalista di Al Jazeera, Shireen Abu Aqleh, che mentre lavorava era stata uccisa in una sparatoria a Jenin. Un gruppo di ricerca indipendente tra l'altro sostiene che ci sono prove che siano state le truppe israeliane ad aver sparato il proiettile fatale. L'invasione, l'uso sproporzionato della forza in una struttura sanitaria durante un funerale da parte della polizia israeliana, ha detto con estrema durezza il Patriarca durante la conferenza stampa svoltasi nell'ospedale stesso. Polizia che ha attaccato le persone in lutto, le ha colpite con i manganelli, ha usato granate fumogene, ha sparato proiettili di gomma, ha spaventato i pazienti dell'ospedale, è una grave violazione delle norme e dei regolamenti internazionali, compreso il diritto umano fondamentale della libertà di religione che deve essere osservato anche in uno spazio pubblico. E su uno schermo sono state mostrate le immagini delle telecamere di sicurezza dell'ospedale che riprendono i soldati israeliani intervenuti. Qui sono entrati nel reparto di cure esterne e di emergenza e nessuno li ha attaccati o ha opposto resistenza, ha continuato il Patriarca. L'obiettivo era quello di prendere d'assalto gli edifici dell'ospedale. A sua volta Jamil Kous, direttore generale dell'ospedale Saint Joseph, ha informato che ci si è già rivolti ad uno studio legale per esaminare come dare seguito giudiziario alla vicenda. E l'incaricato di affari della Delegazione Apostolica in Terrasanta, padre Thomas Grysa, ha specificato che la polizia israeliana ha violato in maniera molto brutale il diritto alla libertà religiosa della Chiesa che è incluso nell'accordo fondamentale tra Israele e Santa Sede. Questo episodio, ha aggiunto, costituisce un momento di forte tensione tra Israele e Santa Sede anche se non è il primo.