La curva che si impenna. Il picco tipico del coronavirus negli ultimi 18 giorni ha inguaiato l'India, dove i contagi sono schizzati a 70000 in 24 ore. È diventato in fretta uno dei Paesi più colpiti del pianeta. Primeggiano gli Usa con 5,6 milioni di casi accertati e il Brasile, con oltre 3 milioni e mezzo. Il Sudamerica è ancora difficoltà profonda. In Messico le terapie intensive sono colme, violenti focolai colpiscono le case per anziani in Colombia. Sono 23 milioni casi di Coronavirus nel mondo, con oltre 800000 morti, secondo i conteggi della John Hopkins University. Tra vacanze e cluster repentini l'Europa mantiene il controllo, ma con la preoccupazione di una seconda ondata, come nel caso della Spagna. Ecco perché dalla Svizzera l'OMS annuncia che con collaborazione, solidarietà e unità nazionale, saranno necessari un paio d'anni almeno per liberarsi del virus. La collaborazione anzitutto per trovare un vaccino. La Cina pubblicizza il proprio. I ricercatori di Wuhan ne sottolineano la necessità, senza non è possibile uscirne. La Corea del Sud ha già annunciato nuove restrizioni. No ad attività pubbliche, gare di sport a porte chiuse e spiagge proibite. Per chi viaggia dalla Croazia all'Inghilterra la quarantena è obbligatoria. Le regole fronte mare non sono state rispettate. La Germania ha superato i 2000 casi in 24 ore non a causa dell'apertura delle scuole, secondo gli approfondimenti dell'Istituto Epidemiologico Tedesco. Nei ristoranti, alberghi, uffici sono considerati luoghi primari d'infezione. Il numero maggiore dei contagi riguarda invece le case per anziani, dove il tracciamento è più complesso.