In Georgia si vota, eccome se si vota. Nel primo giorno di early voting è record di affluenza ai seggi. I numeri che arrivano dalla Georgia sono ovviamente troppo circoscritti per trarre delle conclusioni ma potrebbero essere letti come una piccola buona notizia per i democratici, visto che proprio in Georgia alcune leggi approvate dai repubblicani rendono più complicato l'accesso alle urne. La Georgia sarà uno degli stati decisivi e lo sarà in particolare una contea, la Cobb County, anche qui Kamala Harris cercherà di riconquistare il voto dei maschi neri il cui favore nei suoi confronti si assottiglia. Nello stato peraltro un giudice ha affermato il tentativo dei repubblicani di autorizzare i responsabili dei seggi a decidere in autonomia se rinviare il conteggio e la certificazione dei risultati, allungando così le operazioni di scrutinio. La battaglia legale resta aperta. A tre settimane dalle elezioni Trump va proprio in Georgia ma prima fa tappa a Chicago per parlare con il direttore di Bloomberg. Trump non conferma né smentisce le 7 conversazioni avute con Putin una volta lasciata la Casa Bianca, notizia tirata fuori dal premio Pulitzer Bob Woodward ma in un'intervista spesso tesa afferma. Se ci avessi parlato sarebbe stata una mossa intelligente. Quello di Trump è fascismo, dichiara senza mezzi termini Kamala Harris dal Michigan, mentre un siparietto vecchio di qualche ora riporta in primo piano il tema dell'età e dell'acutezza mentale del candidato repubblicano. Dopo il malore di 2 sostenitori Trump ha trasformato infatti un evento elettorale in una serata danzante, passando circa mezz'ora ad accennare balletti sul palco.