L'Italia non ha nulla da temere, anche perché il suo debito è pienamente sostenibile, come dimostrano le valutazioni delle principali istituzioni internazionali, inclusa la Commissione, e come confermano i mercati. La posizione del Governo in sede europea sarà sempre coerente con gli indirizzi definiti dalle Camere e il Governo, in particolare, continuerà a operare secondo la logica di pacchetto, assicurando l'equilibrio complessivo dei diversi elementi al centro del processo di riforma dell'Unione economica e monetaria e valutando con la massima attenzione i punti critici. Riteniamo negativi, in particolare, interventi di carattere restrittivo sulla detenzione di titoli sovrani da parte di istituti finanziari, da parte delle banche, e, comunque, riteniamo negativa la ponderazione dei rischi dei titoli di Stato attraverso la revisione del loro trattamento prudenziale.