Il mare di Bologna è colmo di sardine di tutte le età, da ogni parte d'Italia. Questa piazza contro la piazza di Salvini. Le sue parole contro quelle d'ordine del leader leghista. Le sardine puntano a riscrivere l'alfabeto della politica, a cominciare dalle elezioni di domenica prossima. Ci sono tanti striscioni, tanti slogan, ma anche tante domande sul futuro del movimento, che per ora è riuscito a ridare fiato a chi è contro un certo modo di fare politica, ma deve decidere cosa farà da grande. Questa la risposta di Matteo, Sartori, leader del movimento: "Siamo qui oggi a Bologna per dire che un'alternativa effettivamente c'è che da una piccola piazza si può arrivare una grande piazza, si può arrivare addirittura a cambiare risultato di un'elezione. La nostra speranza è che queste piazze si traducano in una partecipazione anche elettorale in una presa di coscienza perché siamo a un punto di svolta. Il punto di svolta, non è oggi, ma tra una settimana. "Questa è la piazza della svolta" continua Sartori, che si dice pronto ad incontrare il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ad inizio marzo, poi ci sarà un vero e proprio congresso per dare una struttura all'energia, per ora espressa solo in piazza o nelle chat dei gruppi. E a proposito di piazza, le sardine decideranno a breve se essere a Bibbiano, giovedì, a pochi passi dal palco della Lega, che chiuderà proprio lì la campagna elettorale. Comunque vadano le elezioni, dicono, continueranno a costruire e a prepararsi per andare in mare aperto, il prima possibile.