Non solo la questione migranti con la ultima decisione del tribunale di Palermo di rivolgersi alla Corte di Giustizia Europea per fare chiarezza sui Paesi sicuri, non solo la Corte dei Conti che ha aperto un'indagine preliminare sul presunto danno erariale derivante dal trasporto di 16 migranti in Albania. A far salire la tensione tra Governo e Magistratura si inserisce anche l'incontro avvenuto a Palazzo Chigi tra il Vicepresidente del CSM Fabio Pinelli e la Premier Giorgia Meloni. Sui cui contenuti il Presidente della Repubblica che il CSM lo presiede, non era stato informato e che per questo avrebbe provocato disappunto. Un incontro al quale ha partecipato anche il Ministro della Giustizia Carlo Nordio che a margine della quindicesima edizione del Salone della Giustizia a Roma, ora derubrica la questione. "Credo che sia perfettamente normale che vi sia questa interlocuzione che non vullera nessuna prassi, nessuna legge dello Stato". "Con la Premier Meloni c'è stato un incontro istituzionale e programmato, la Presidenza della Repubblica era stata informata", sottolinea a stretto giro il Vicepresidente del CSM Pinelli in una mail rivolta ai Consiglieri, 14 dei quali a loro volta avevano firmato una lettera per chiedergli chiarimenti su un incontro definito inusuale nelle modalità e nelle tempistiche. Da fonti del CSM intanto trapela come dall'incontro sia emersa la fiducia della Premier nella Magistratura, Magistratura che però ribadisce il Guardasigilli: "Sulla questione immigrazione ha esondato". "Sarebbe bene che fosse la Magistratura a fare il primo passo di riconciliazione". Risponde parlando di: "Mero esercizio fisiologico della giurisdizione che si misura anche con provvedimenti che possono non piacere", il Presidente della ANM Giuseppe Santalucia. "Individuare in questo una esondazione è una premessa sbagliata, dopodiché riconciliazione bisogna farsi la guerra noi non stiamo facendo la guerra a nessuno".