"Stiamo valutando la possibilità di ricorrere certamente alla Corte europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo, per cui di diritti fondamentali che sono scolpiti nel Consiglio d'Europa". Dopo che la Cassazione ha rigettato il ricorso contro il 41-bis a cui è sottoposto Alfredo Cospito, l'anarchico in sciopero della fame dello scorso ottobre, è questa la via che la sua difesa sceglie di percorrere con possibile istanza di urgenza considerando le sue condizioni di salute. Al momento infatti l'anarchico è stato dimesso dall'ospedale San Paolo di Milano dove era detenuto ed è stato riportato nel carcere di Opera. "C'è una strumentalizzazione della figura di Cospito", spiega dunque il suo legale. "Certamente Cospito non aveva alcuna intenzione di unirsi ai mafiosi in chissà quale progetto di comune interesse se non quello limitato alla loro comune condizioni di detenuti in 41-bis". Che non ci siano evidenze di una saldatura tra anarchici e di organizzazioni criminali lo afferma anche l'intelligence italiana analizzando la sua vicenda, mentre dalle 18 del 2 marzo è previsto un presidio di anarchici di fronte alla sede di Fratelli d'Italia in Corso Buenos Aires a Milano. "Non ci faremo intimidire né trascinare in questa spirale", commenta il capo delegazione del partito della premier all'Europarlamento, Carlo Fidanza. Mentre Rossi Albertini sottolinea invece come, non comunicando con l'esterno da 9 mesi, Cospito non possa essere considerato istigatore di proteste e azioni violente.