Il tempo non è infinito, si necessita di fare in fretta ed è sempre più stringente. Il rischio che la crisi ora non venga capita è alto e serio. C'è da pensare subito a quelle categorie colpite dalla pandemia dalle inevitabili restrizioni: attività produttive e commerciali, provvedimenti come lo scostamento di bilancio e il conseguente decreto Ristori sono una priorità per il Paese. Sergio Mattarella, riceve il Premier Conte per la seconda volta in 24 ore e ribadisce quelle che sono appunto le priorità in un colloquio di circa 40 minuti, nel quale il capo del Governo comunica formalmente le dimissioni della delegazione di Italia Viva al Governo e assume l'interim del Ministero delle politiche agricole, ma soprattutto informa il Quirinale della situazione politica venutasi a creare nella maggioranza. Il Presidente della Repubblica, da arbitro, ascolta e prende atto della volontà di portare in Parlamento la crisi, quell'indispensabile chiarimento politico attraverso comunicazioni alle Camere. Comunicazioni che vogliono dire in ultima analisi, un voto, come conferma il Ministro D'Incà, segno che il Premier vuole andare fino in fondo per verificare l'esistenza stessa di una maggioranza che vada oltre i numeri di Italia Viva. Il tempo, quindi, stringe, in ogni caso non si andrà oltre la metà della prossima settimana per avere delle risposte. Da lunedì si comincia dalla Camera. Le comunicazioni e il voto di fiducia. La condizione di incertezza va superata quanto prima. La pandemia continua a far paura e non c'è tempo da perdere, ricorda il Capo dello stato.