Fare memoria dopo l'ultimo testimone, e speriamo che sarà tra molto tempo, tra 120 anni, che non ci saranno più testimoni, sarà certamente più difficile, ma non per questo meno necessario. Veda, questa è l'eredità che mi ha lasciato mio padre. Questo è un mattone del forno crematorio dove è stata bruciata la mia nonna, il Bunker 2 di Birkenau, che mio padre ha sottratto tanti anni fa. Per noi, per noi figli dei sopravvissuti, la memoria è come la parte nera di questo mattone refrattario, che porta con sé le ceneri del milione e 100 , milione e 200 mila ebrei gasati e poi bruciati in Birkenau. Per noi fa parte del nostro sangue nel DNA. La difficoltà sarà trasferire questo nero fumo che ricorda ossa e carni bruciate alle giovani generazioni e soprattutto fargli capire, cosa che io e tanti altri cerchiamo di fare ogni giorno, che ciò che è accaduto può riaccadere non solo se lo dimentichiamo, ma anche se non capiamo come nacque il male delle dittature fascista e nazista a metà del secolo scorso.