Tante iniziative ed una certezza; la Shoa deve essere un monito per tutte le tragedie che si consumano ogni giorno. L'Unione delle comunità ebraiche si prepara a celebrare il giorno della memoria nella consapevolezza dei riflessi che il conflitto scatenato da Hamas lo scorso 7 ottobre, potrebbe avere sugli eventi. Ad iniziare dalla maratona, tradizione ripresa lo scorso anno dopo la pandemia, ma ora interrotta per una riflessione interna alla stessa comunità. "Però quest'anno ci sembra impossibile pensare di poter correre per le strade dell'Italia; e se c'è una situazione dove sono liberi coloro che alzano il braccio per il saluto romano, e fanno loro sì le manifestazioni, così come lo squadrismo dei centri sociali sono quasi tutelati da una libertà costituzionale, evidentemente, è aberrante che non lo possa fare tutta la cittadinanza per correre liberamente". Siamo in grado di garantire la sicurezza di qualsiasi manifestazione pubblica afferma Alfredo Mantovano che aggiunge di rispettare però la sensibilità dell'UCEI nel merito. "Vi è una intollerabile sovrapposizione fra le critiche al governo di Netanyahu, critiche assolutamente legittime, e l'individuazione delle comunità ebraiche in giro per il mondo, quindi anche in Italia, quali presunte complice di quelle scelte". "Noi non lo celebriamo per chiedere di piangere sugli ebrei e per gli ebrei o insieme agli ebrei o insieme ai sopravvissuti, ma essere consapevoli delle responsabilità anche dell'Italia e del Fascismo per quello che è avvenuto a loro".