Sono ore di intenso lavoro per la maggioranza alle prese con i nodi ancora aperti della legge di bilancio, che entro il 15 ottobre dovrà essere inviata alla Commissione europea. Il testo arriverà sul tavolo del Consiglio dei Ministri nella serata di lunedì. È partito il countdown per una manovra da circa 29 miliardi, per la quale il Governo è ancora impegnato in parte a trovare le risorse per le misure principali, a partire dal taglio del cuneo fiscale. Secondo i sindacati le risorse stanziate, circa 2,6 miliardi per il 2020 che diventeranno cinque a regime nel 2021, non sono sufficienti. CGIL, CISL e UIL spingono per una maggiore riduzione della tassazione sul lavoro e premono per la rivalutazione delle pensioni. Il Partito Democratico vorrebbe ricavare 600 milioni di euro, allargando i tempi tra domanda per la pensione anticipata e l'effettiva erogazione. Per il Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, però quota 100 non si tocca. Anche qui, quindi, le risorse sono risicate. Tra le ipotesi in campo quella di estendere la quattordicesima ad un altro milione di pensionati. Sembra definitivamente rinviato, invece, il bonus famiglia, anche se il Movimento 5 Stelle e una parte del Partito Democratico non sembrano voler mollare sullo stanziamento di un fondo ad hoc in manovra. Al centro dei lavori ancora tanti nodi da sciogliere, unici punti fermi la sterilizzazione dell'IVA, per cui serviranno 23 miliardi di euro e le risorse da ricavare attraverso la lotta all'evasione fiscale. Sul resto, lavoro, pensioni e famiglia, la maggioranza giallorossa è ancora al lavoro.