Tre giorni di impegni nella Grande Mela, incontri istituzionali, incontri informali per arrivare all'appuntamento principe della visita: l'intervento al Palazzo di Vetro. Sergio Mattarella torna negli Stati Uniti dopo le ultime visite del 2016 e del 2019. In quella circostanza, alla Casa Bianca con Obama prima e Trump poi. L'incontro con Biden era invece avvenuto al Quirinale nell'ottobre del 2021. Sarà una visita tutta dedicata ai problemi delle Nazioni Unite in gran parte spesa proprio all'interno del Palazzo dell'ONU. Mattarella porterà con nettezza i principi dell'Italia. La spinta al multilateralismo in contrapposizione alla teoria, e oggi anche alla pratica, dei blocchi che sempre più si sta affermando sullo scacchiere internazionale, anche a causa dei nuovi conflitti in corso. Un contesto di crisi planetaria da quella pandemica a quella bellica passando per energia e ambiente che sta portando appunto ad una divisione prevalentemente economica tra nord e sud. Ma anche, socialmente e militarmente tra Occidente ed un certo Oriente. Distensioni che solo le Nazioni Unite avrebbero il potere di rallentare. Nazioni Unite però che mai come oggi appaiono deboli. Il Capo dello Stato incentrerà il suo intervento all'Assemblea proprio su questo: sulla necessità assoluta di non arrendersi e di spingere per una riforma dell'ONU per rafforzarne il ruolo. Ora più che mai davanti alle tensioni internazionali alla guerra in Ucraina, al conflitto in Medioriente con le dure proteste studentesche Pro Palestina e la Columbia University che Mattarella avrebbe dovuto visitare ancora chiusa, dopo lo sgombero di pochi giorni fa. Sullo sfondo, l'eco delle polemiche che stanno crescendo in Italia per il caso dello studente Matteo Falcinelli arrestato e legato mani e piedi in cella dalla Polizia di Miami il cui video ha scioccato e non poco. Non mancheranno i colloqui ufficiali con il segretario generale Antonio Guterres e con il presidente dell'assemblea Denise Francis.























