Il traguardo è solo uno garantire il ritorno in classe dei ragazzi in presenza vera e soprattutto duratura. I nodi da sciogliere sono ancora tanti così come le resistenze di quegli insegnanti non ancora vaccinati. Secondo le stime del ministero sarebbero oltre 220.000 oltre il 15% con sostanziali differenze regionali. Troppi e così il governo sta valutando l'obbligo vaccinale anche se la percentuale di crescita farà la differenza. Intanto il ministro Bianchi lancia un appello. "Il vaccino è la chiave che la scienza ci ha fornito per tornare alla nostra normalità. Dobbiamo avere fiducia, si tratta di un gesto semplice, eppure potentissimo. Vacciniamoci tutti." Linea condivisa nell'incontro al Ministero e al di là di qualche contrarietà sindacale dai rappresentanti dei presidi che spingono anche per l'immunizzazione degli studenti e per la didattica a distanza come alternativa per chi non lo facesse. Nelle prossime ore una nuova cabina di regia verificherà i dati nel dettaglio del personale vaccinato e i nodi che rimangono, mascherine, distanziamento, ingressi scaglionati per arrivare a un protocollo di sicurezza condiviso, l'ennesimo. Favorevoli al vaccino obbligatorio per i prof quasi tutte le forze della maggioranza di governo a eccezione della Lega con Salvini che ripete, parlare di obbligo vaccinale per i ragazzini di 12, 13 anni afferma è fuori dal mondo e pericoloso. Secondo il MoVimento 5 Stelle, Lega e Fratelli d'Italia continuano a cavalcare in modo irresponsabile le paure e lo scetticismo dei cittadini.