La situazione in Puglia si complica: indagini per corruzione arrivano a toccare la giunta regionale di Michele Emiliano, il PD è in difficoltà. Il malaffare sembra mischiato alla rinascita pugliese, in quale misura è ancora presto per dirlo. Chi al solito è più pronto a reagire è Giuseppe Conte. La sua preoccupazione sembra quella di legare la partecipazione dei 5 Stelle alla giunta regionale alla rinascita e separarla nettamente dal malaffare. Il suo movimento rinuncia ai posti in Giunta e alle deleghe della vicepresidenza. Esce dalla maggioranza e contemporaneamente però riconosce al Governo di Emiliano di aver ben fatto e di essere molto affine ai 5 Stelle sul piano politico. Nel momento in cui lascia, lancia subito l'idea di una collaborazione su un codice etico che dovrebbe eliminare ogni malaffare in Puglia. Ad avvalorare la tesi che il movimento c'entra con la rinascita, ma è estrano ad ogni illegalità appunto. La tesi non provata, ma abilmente suggerita, permette a Conte di rilanciare pure il nome di La Forgia, anche oltre le intenzioni dell'avvocato che aveva detto per il Comune di Bari di rimettere la sua candidatura nelle mani dei partiti alla ricerca in extremis di un'intesa che ricompattasse l'ormai famigerato Campo Largo. La candidatura di La Forgia dice Conte, assume ancora maggiore significato in questo contesto e intende dire: in questo contesto, dove il PD è indebolito, non vorrete mica continuare a imporre un vostro candidato, vero? E il PD in effetti appare in difficoltà: l'inchiesta colpisce direttamente in una sorta di responsabilità oggettiva il governatore Emiliano ma Emiliano è un esponente del PD, certo ma non amato dalla segreteria Schlein. Al Nazareno, quando parlano di cacicchi e potentati locali pensano a lui e a De Luca pure quando nomi non se ne fanno. E tutto ciò rende l'azione dei democratici difficoltosa, lenta ma qualcosa dovrà succedere perché l'idea che Conte sembra voler diffondere è che vincesse il Campo Largo a Bari vincerebbe i 5 Stelle perché coautori della rinascita pugliese e perdesse perderebbe il PD perché responsabile del malaffare. Scenario fastidioso anche per le anime più testardamente unitarie.