Lega, 40 anni fa la fondazione del partito: la storia

11 apr 2024
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Dal pratone di Pontida fino al governo con Giorgia Meloni, in mezzo 40 anni di storia. Nato per essere il partito della rottura degli schemi politici e per trasformare il nord produttivo nella Svizzera italiana staccato dal resto d'Italia. 40 anni fa il 12 aprile del 1984 nello studio di un notaio di Varese con Umberto Bossi nasceva la Lega Autonomista Lombarda, embrione della futura Lega Nord. È la fase iniziale della Lega Nord poi diventata Lega, quindi Noi con Salvini nell'appendice del Centro Sud Italia. Una trasformazione che ne ha cambiato il DNA mantenendo dell'originale praticamente solo quell'idea di federalismo che all'inizio della storia della Lega era interpretata più come secessione che come autonomia delle regioni dello Stato centrale. Tra riti e slogan, la Lega in 40 anni ha codificato un modo nuovo di fare politica: dalle canottiere di Bossi, alle felpe di Salvini, dal rito dell'ampolla al Monviso alle colorite tra i banchi del Parlamento. Gli anni novanta sono segnati dall'avvio dei giuramenti di Pontida da Tangentopoli che colloca questo movimento nuovo fra le forze politiche più significative del nord Italia. Sono gli anni dell'Alleanza con Berlusconi e dei ministri leghisti al governo fra rotture e riappacificazioni. Sono gli anni della Secessione della Lega Nord che supera il 10% e della cosiddetta devoluzione. Poi, nel 2004 la malattia di Bossi e le grane giudiziarie nel partito che portano alle dimissioni del fondatore. È la fine di un'era. Alla guida della Lega arrivano prima Roberto Maroni e poi Matteo Salvini che da subito rivolge lo sguardo oltre la Lombardia e la Padania. Il bersaglio è l'Europa dei burocrati. Nel decennio guida Salvini, il partito cambia pelle scompare la scritta nord e alle elezioni europee del 2019 raggiunge il 34% dei consensi. L'anno prima Salvini sigla con i 5 Stelle il primo governo Conte caduto nell'estate dell'anno successivo. Opposizione al Conte 2 e quindi il sostegno al Governo Draghi fino alle ultime politiche quando la Lega ottiene poco meno del 9%. Quindi, l'ingresso nel Governo Meloni. È segno di un cambiamento in atto non sempre condiviso da quel nord che è sempre stato il pilastro del partito, un partito nato per far pulizia di una classe politica corrotta divenuto nel frattempo il più longevo del Parlamento.

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