Le Regionali sono ancora lontane ma l'importanza delle due regioni nelle quali si correrà per la poltrona di governatore agita da tempo partiti e coalizioni. Alla ricerca di nuovi assetti e rapporti di forza dopo il risultato delle Politiche, il nuovo Governo Meloni e la corsa parallela ma distinta delle opposizioni. Dal Lazio dove il Centrodestra non ha ancora trovato il nome su cui far convergere le forze di maggioranza, e il PD punta su D'Amato, alla Lombardia dove, fatto nuovo, Giuseppe Conte apre al confronto proprio con i Dem che hanno lanciato la candidatura dell'europarlamentare ed ex assessore al Comune di Milano Pierfrancesco Majorino. "Il PD se vuole dimostrare di aver fatto tesoro di errori compiuti in passato, e vuole dimostrarlo completamente, noi ci siamo. Se si vuole sedere a un tavolo di confronto con il Movimento 5 Stelle assolutamente il M5S, qui come altrove, è disponibile. Ma ripeto dobbiamo farlo con criterio, con metodo, nel rispetto". Non saremo la succursale del PD, precisa l'ex Premier che non si sente di bollinare le sue parole "scelte di altri" sebbene, spiega, di Majorino non può che spendere parole di apprezzamento per una persona, dice, che ha sensibilità vicina ai temi pentastellati. Insomma prima vengono i programmi ma di certo, precisa il leader Cinque Stelle, non possiamo correre dietro alla candidatura Moratti, appoggiata dal terzo Polo di Calenda e Renzi, perché è chiaro che non si battono le forze di Centrodestra con candidati di Centrodestra, avverte. "Bene l'apertura di Conte. Ora serve il confronto tra progressisti" plaude da Articolo 1 Arturo Scotto. Di "buon approccio" parla il candidato Majorino e, sempre i Dem Lombardia, si dicono altrettanto disponibili al confronto ma subito, perché la data del voto si avvicina. Tanto che proprio la Lega, come emerso dall'ultimo consiglio federale, punta all'Election Day con il Lazio il 12 e 13 febbraio. Il conto alla rovescia, insomma, è iniziato.