Un percorso tragico che unì un intero paese. Era il 4 novembre del 1921, un tragitto del dolore quello del treno speciale che attraversò l'Italia che andava consolidandosi e che andava fortificando il percorso unitario dopo la tragedia della Grande Guerra. Da Aquileia a Roma, dal Sacrario all'Altare della Patria. Donne uomini, famiglie, madri a piangere e commemorare il Milite Ignoto, il soldato sconosciuto, simbolo delle centinaia di migliaia di vittime italiane del conflitto mondiale conclusosi solo qualche anno prima nel 18. Sergio Mattarella celebra al Quirinale con la cerimonia di consegna delle insegne dell'ordine militare d'Italia un momento di storia della nazione, il giorno dell'Unità Nazionale e la giornata delle Forze Armate. "Le Forze Armate della Repubblica sono un esempio di responsabilità, coesione e senso del dovere. Con motivo d'orgoglio per tutta la comunità nazionale." Prima la visita ad Aquileia, al cimitero degli Eroi per il centenario del Milite Ignoto poi il passaggio al Sacrario Militare di Redipuglia, infine la cerimonia al Quirinale cui seguirà la deposizione all'Altare della Patria. Ricorda l'impegno delle Forze Armate, il grande contributo nei giorni della pandemia e così nelle missioni militari come in Afghanistan. "Il contributo che abbiamo dato alla stabilizzazione di quel paese così lontano, con sacrifici non è stato tuttavia vano. Occorre oggi che la comunità internazionale sia consapevole dei gravi rischi di catastrofe umanitaria che si profilano." Ricorda come proprio il tragico esempio della Grande Guerra imponga a tutta l'Europa un cambio di passo. L'Unione è chiamata oggi a un cambio di passo deciso, rispetto ai dossier principali assumendo piena responsabilità anche nel campo della politica estera e di difesa." Una riflessione che si impone per tutto il vecchio continente, per tutta l'Unione laddove di fronte a scenari sempre più complessi è necessaria una sempre maggiore cooperazione internazionale.