Migranti, Mattarella in Olanda: in Ue serve fiducia partner

11 nov 2022
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Il luogo è simbolico, tra i più rappresentativi del percorso di crescita europea, laddove 30 anni addietro venne siglato uno dei trattati fondamentali dell'Unione. Parla davanti a docenti e studenti universitari, Sergio Mattarella, nello Studio Europa. Ricorda i vari e difficili complessi passaggi che hanno accompagnato la nascita e l'integrazione comunitaria, memoria storica ed esempio di come si superano difficoltà e divisioni. Una rotta indicata a paesi e leader europei. Non dobbiamo farci sconfortante dalle crisi perché l'Europa, dice citando Jean Monnet, va avanti con le crisi. Avanti ma solo se tutti danno prova di senso di responsabilità e lealtà. Un messaggio chiaro perché la fiducia reciproca tra partners cresce grazie un'opera paziente, efficace e graduale. Saggezza, pragmatismo e responsabilità quindi. Il percorso va alla tempesta politica sull'immigrazione, al braccio di ferro tra Roma e Parigi di questi giorni. Non entra nel merito, nello specifico, il Capo dello Stato, ma ricorda come sia necessaria una Unione più coesa e solidale. Una casa comune basta su pace, democrazia e solidarietà, i valori fondanti. "Dobbiamo lavorare affinché i principi di coordinamento e di responsabilità condivisa tra stati membri guidino la risposta comune a un fenomeno determinante per le nostre stesse prospettive di crescita". Strada comune ma anche la necessità di una svolta, un salto di qualità, perché siamo in una fase costituente di fronte alla quale servono scelte coraggiose e lungimiranti, altrimenti saremo destinati all'irrilevanza. Certo la visione va aggiornata e adeguata ai tempi ma i costituenti europei ci hanno insegnato come fare per non affondare tutto, la Brexit ne è un esempio. Ci hanno indicato la strada, anche davanti a sfide drammatiche come le attuali, dalla crisi migratoria, appunto, a quella energetica. Laddove, avverte, non è il momento delle esitazioni né di scelte egoistiche ma della determinazione. "Coesione e solidarietà, ricorda Mattarella, ma soprattutto senso di responsabilità e lealtà reciproca tra paesi e leader europei. Sono queste le chiavi per rilanciare, costruire l'Unione che verrà".

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