La protesta silenziosa dei magistrati di Napoli fa rumore perché all'inaugurazione dell'anno giudiziario c'è il Ministro della Giustizia Carlo Nordio, come era stato deciso dell'Associazione Nazionale magistrati sono usciti dall'aula appena ha iniziato a parlare il ministro in polemica con la riforma costituzionale che prevede la separazione delle carriere. Tra le mani un cartello con la costituzione ed una citazione di Piero Calamandrei. Il ministro ha provato a gettare acqua sul fuoco rispondendo nel suo intervento alle proteste. "Un ex magistrato possa avere come obiettivo l'umiliazione della magistratura alla quale è appartenuto, questo lo trovo particolarmente improprio. La seconda un po' più dolorosa è quella che qualcuno possa pensare che questa riforma costituzionale sia punitiva per la magistratura". Assente il procuratore capo di Napoli, il magistrato Antimafia Nicola Gratteri che ha appoggiato la protesta dicendo di aver trovato inutile l'esser presente. I magistrati contestano la riforma che prevede la separazione delle carriere con due distinti CSM con componenti sorteggiati e non più eletti e l'istituzione di un Alta Corte disciplinare. "L'unica strada possibile che si comprende dalle dichiarazioni della politica è esattamente quella di in qualche modo indebolire la figura del pubblico ministero attraverso appunto la riforma nel suo complesso, ripeto non soltanto nella questione della separazione e controllare in qualche modo l'operato delle procure". Duri anche gli interventi del delegato del CSM Edoardo Cilenti e del procuratore generale della Corte d'Appello Aldo Policastro. "Mi sembra che tutto volga verso un indebolimento della magistratura della sua funzione di controllo di legalità e di garante dei diritti delle persone".